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Gli effetti della musica sul cervello descritti in una infografica

In che modo la musica influisce sulle nostre capacità di apprendimento?

L’effetto emotivo provocato dalla musica già conosciuta attiva meccanismi di anticipazione di uno stimolo desiderabile, in quanto è possibile per l’ascoltatore prevedere quali saranno le parti della canzone che più preferisce.

Tuttavia recenti studi pubblicati su “Science Magazine” hanno dimostrato che queste stesse dinamiche si ripetono anche per i primi ascolti.

Il motivo risiede nell’interiorizzazione che si ha della musica di una determinata cultura e che porta inconsciamente a comprendere quelle che saranno le parti più godibili di una canzone, anche non conoscendola affatto.

Un secondo studio ha invece dimostrato che l’ascolto di musica classica stimola, a prescindere dal tipo di ascoltatore, un unico schema di aree neurali.

“Con il nostro studio abbiamo dimostrato per la prima volta che, nonostante le differenze individuali, la musica classica evoca in soggetti diversi un unico schema molto coerente di attività in varie strutture della corteccia fronto-parietale, comprese quelle coinvolte nella pianificazione del movimento, della memoria e dell’attenzione”, ha dichiarato uno degli studiosi.

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Per quanto riguarda la memoria, l’infografica sottolinea come l’ascolto di una particolare canzone aiuti a richiamare il momento in cui avete sentito per la prima volta il pezzo.

Alcune ricerche dimostrano inoltre che l’ascoltare musica consente al nostro cervello di lavorare più velocemente e, grazie al rilascio di dopamina, di migliorare il proprio stato d’animo mentre si stanno svolgendo attività ritenute particolarmente noiose.

Sottolineiamo infine un altro aspetto importante mostrato dall’infografica che evidenzia come il suonare uno strumento migliori sia la capacità di memoria che quelle inerenti al linguaggio. Suonare uno strumento musicale modifica infatti l’anatomia e le funzioni cerebrali creando nuove connessioni neurali.

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