Una nuova ricerca mostra come cambierà il design nel nuovo ambiente

Sebbene quest’anno gran parte della ricerca per i web designer riguardi il COVID-19, iniziamo a vedere la luce alla fine del tunnel. Infine, gli autori non si limitano a considerare l’impatto della pandemia sul business e sul marketing. È importante sapere cosa faranno i consumatori quando la pandemia sarà passata.

Abbiamo messo insieme 4 studi che saranno utili ai progettisti per comprendere la nuova realtà. Tre di questi hanno a che fare con gli effetti collaterali del coronavirus; un altro spiega perché non si dovrebbero usare i PDF nei siti web.

Digital 2022: la crescita dell’e-commerce continuerà anche dopo il coronavirus

Ovviamente, tutti stanno prestando molta attenzione all’impatto di COVID-19 sul mondo. È necessario comprendere il suo impatto sul business e sul marketing. Se queste opportunità si esauriscono o iniziano a funzionare in modo diverso, dovete essere pronti ad adattarvi. Digital 2022, il rapporto mensile di We are social e HootSuite, riporta interessanti novità sullo stato dell’e-commerce.

Poiché la pandemia ha costretto i consumatori a rimanere a casa, gli acquisti online sono aumentati. Ma secondo circa la metà degli intervistati, questa non è una soluzione temporanea. Hanno intenzione di fare più acquisti online anche dopo la fine della pandemia.

Ciò significa che i web designer stanno ottenendo un ruolo invidiabile ora e nel prossimo futuro. Se un’azienda ha attraversato una pandemia senza avere un nuovo sito web, è il momento di dotarsene.

eMarketer: analisi della percezione pubblica

Quando dovete fare una ricerca all’inizio di un progetto di design, a quali fonti vi rivolgete per ottenere informazioni rapide e affidabili? Sì, certo, il cliente può e deve dirvi tutto su di sé, sul suo settore e sui suoi concorrenti. Ma cos’altro?

È possibile condurre sondaggi e interviste agli utenti, ma ciò richiede tempo e risorse. Secondo eMarketer, i principali operatori di marketing conoscono oggi il proprio pubblico di riferimento attraverso i seguenti canali:

  • Fonti terze che effettuano ricerche sui consumatori: 62%.
  • Piattaforme di monitoraggio dei social media: 51%.
  • Dipendenti che comunicano i reclami e le preoccupazioni dei clienti: 43%.
  • Piattaforme di voto – 25%
  • Ricerca principale – 23%
  • Comunità di ricerca dei clienti – 15%
  • Ascolto delle chiamate dei clienti – 14%
  • Altri – 9%

Dati di eMarketer: i principali marketer stanno utilizzando nuovi canali per le ricerche di mercato durante la pandemia.

Grazie all’aumento del traffico online in questo momento, le piattaforme di ricerca di opinioni sono diventate risorse molto utili per la ricerca sugli utenti, con il 51% dei dirigenti di marketing che le utilizza.

Grazie ad essi, è possibile comprendere meglio le reali esigenze dei visitatori del sito web e, di conseguenza, migliorare la loro esperienza in anticipo.

Upwork: il numero di freelance è aumentato

Il rapporto si concentra sul modo in cui i datori di lavoro stanno cambiando il loro approccio alle assunzioni, ora e nel prossimo futuro. La premessa di base è questa:

  • Da tempo si prevede che un numero sempre maggiore di dipendenti lavorerà da remoto.
  • Grazie a COVID-19, queste previsioni hanno raggiunto il punto in cui la maggior parte dei dipendenti lavora da casa.
  • Le aziende vedono il valore del lavoro a distanza, soprattutto se questo consente loro di svolgere il lavoro in modo più rapido ed economico con l’aiuto di freelance.

Il 64% dei lavoratori esperti lavora a distanza. Questa statistica significa già di per sé che vi aspetta una concorrenza agguerrita. Ma c’è un altro dato: il numero di registrazioni sui mercati dei freelance è aumentato del 50%.

Sebbene la domanda di freelance da parte delle aziende sia in crescita, questo aumento senza precedenti della concorrenza tra freelance può creare problemi.

Nielsen Norman Group: i PDF non sono adatti al web

Nielsen Norman Group ha preparato un enorme studio sui motivi per cui i PDF non sono adatti ai siti web. Ecco alcuni degli argomenti:

  1. I PDF sono scritti nello stile dei documenti stampati. Che cosa significa? Le strategie che utilizziamo per creare contenuti sui siti web, come le regole di pagina per la scansione e l’accessibilità, non sono applicabili.
  2. Non sono stati creati per essere concisi e accattivanti.
  3. Non funzionano come un sito web, il che intralcia il lavoro.
  4. Non c’è modo di creare una navigazione interna in un documento PDF, ad eccezione dei collegamenti interni o di un indice.
  5. Più grandi sono i PDF (e sicuramente sono grandi), più tempo ci vuole per caricarli.

E questi sono solo alcuni esempi: ce ne sono molti altri. E gli utenti di telefonia mobile odiano il formato in generale.

Conclusione

Fortunatamente, la ricerca per i designer e i marketer sta finalmente iniziando ad allontanarsi dalle ipotesi insensate che abbiamo visto all’inizio dell’anno. Le ricerche dicono che non ci sono solo cattive notizie: il mondo si sta adattando al consumo a distanza e chi è disposto a cambiare sarà avvantaggiato.